di Cristina Squillaci
“Il Ministero della Salute e quello del Lavoro hanno comunicato oggi l’apertura di un percorso per la ricollocazione su altre commesse dei lavoratori, a Catania circa 200, che rischiano di perdere il lavoro a seguito della scelta di Almaviva di uscire dal comparto delle telecomunicazioni” spiega Gianluca Patanè, Segretario Generale della Slc Cgil di Catania, “operazione indispensabile per la tenuta occupazionale di un paese dove i call center si stanno evolvendo e verranno, sempre più spesso, ricollocati su numeri di pubblica utilità. Cambia il modello di servizio e gli operatori già professionalizzati al ruolo possono rispondere a responsabilità legate a chi svolge attività di pubblico impiego, sostegno psicologico in caso di eventi epidemiologici, fare da collettori con i numeri utili. Il nuovo scenario che si profila all’utenza è quello di nuovi Contact Center che rispondano alle nuove, modificate, differenti esigenze dei clienti/utenti“. L’incontro si è chiuso con l’impegno di Almaviva a prorogare per i prossimi mesi la possibilità di erogare gli ammortizzatori sociali. Le organizzazioni sindacali rimangono d’accordo sul fatto di aggiornarsi nel più breve tempo possibile.
“Sono state delle giornate molto intense. Il 31 dicembre, mentre c’era chi si preparava per concludere l’anno con un cenone o era già in vacanza, noi eravamo in assemblea fino a tarda sera con i nostri iscritti per cercare, dove possibile, di tranquillizzare gli animi e rinforzare la consapevolezza del fatto che non fossero da soli. Ci siamo fatti gli auguri poco prima di cena ed abbiamo continuato a sentirci costantemente ogni giorno fino alla giornata di ieri dove, in piazza università, la SLC Cgil era presente per garantire, ancora una volta, una presenza fuori dall’ordinarietà di ogni impegno. Al servizio dei lavoratori ed in attesa di nuove, terremo informati tutti sulle operazioni in essere ed a venire”